Viaggio Onirico -Emma Anticoli Borza
Date/Time
Date(s) - 14/06/2018 - 29/06/2018
All Day
Location
Centro Culturale Italiano
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VIAGGIO ONIRICO
L’Arte è da sempre una forma privilegiata di comunicazione, soprattutto in particolari contesti in cui si fa promotrice di interculturalità, consentendo significative politiche di cooperazione culturale tra diversi soggetti e Nazioni, in un dialogo libero ed aperto. Parlare di Interculturalità attraverso l’Arte significa affrontare questioni di «relazione» e condivisione, fattori di socializzazione e principi fondanti di dialogo.
Il titolo della mostra Viaggio Onirico di Emma Anticoli Borza, intende anticiparne i contenuti, mettendo in risalto la forza universale delle immagini.
Come delicate e pure visioni, magicamente figurative e tenere di poesia, i dipinti dell’artista restituiscono all’interlocutore scenari interiori e surreali, ma anche fortemente condivisibili ed attualizzanti.
Il viaggio nei sogni fa emergere «quell’invisibile» che ci accomuna, che è dentro di noi e ingentilisce la ripetitiva e a volte cruda realtà quotidiana: “ La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare” Arthur Schopenhauer.
Le tavole in legno si animano di freschi pensieri, sì impreziosiscono di sogni e colori che riconducono a memorie di una lontana infanzia. Emma Anticoli Borza realizza così sedimento e solidificazione dell’immaginario.
Il libero processo artistico crea un clima onirico in cui si attuano fantastiche verbalizzazioni del pensiero, traslate in spontanee composizioni di ricordi che danno voce a condivisibili emozioni. Attorno alle immagini appaiono geometrie di sensazioni e suggestive atmosfere: esse arricchiscono il contenuto del sogno, realizzando simboliche eppur concrete figure oniriche.
L’ obiettivo della mostra, dunque, è evidenziare l’importanza dialettica tra universale e particolare, tra mondo reale, tangibile e quello onirico, fiabesco, in un rapporto di complementarietà tra culture, in particolare fra quella italiana e quella rumena, rafforzato da una matrice che è l’origine latina delle due lingue, non a caso, in alcune opere l’inserimento di pagine di vecchi libri di lingua rumena come sfondo al soggetto infantile, conferma il valore universale di una cultura senza barriere e senza confini di spazio e di tempo.Giorgio Vulcano